Trittico Moro
Moro, l’Italia, la coscienza
In occasione del trentennale della scomparsa dell’illustre statista Aldo Moro, la Piccola officina di videostoria ha voluto ricordarlo in collaborazione con le Teche Rai e l’Accademia degli studi storici Aldo Moro con un lavoro sulle fonti televisive.
L’idea che nutre il progetto è liberare Moro dalla gabbia del suo caso, dalle immagini di quei 55 giorni che hanno riempito l’immaginario collettivo offuscando l’uomo in una rete di misteri, trame e dietrologie che hanno fatto dimenticare il politico, la sua storia, il suo pensiero, la sua lezione di umanità.
Eppure la ricerca nell’archivio Rai ha dimostrato che su Aldo Moro esistono centinaia di ore non relative al suo caso, alla cronaca giudiziaria o brigatista. È su quelle fonti che si è lavorato costruendo un racconto trittico, dove a destra scopriamo i discorsi di Moro, le sue tribune politiche, i suoi interventi pubblici e nelle riunioni di partito, un condensato di abilità oratoria e capacità di vedere lontano, dalla chiusura a destra all’apertura ai socialisti, dall’attenzione all’avversario comunista alle prime caute aperture.
Al centro del trittico scorrono le immagini dei telegiornali sui 55 giorni del rapimento come un ineluttabile count down, ma che in fondo paiono un disco incantato della storia.
A sinistra vi è ciò che è accaduto dopo il delitto Moro, le letture più profonde e dettate da coscienza sulla sua detenzione. E nell’intreccio narrativo, come qualcuno ha notato, Moro pare rispondere trent’anni prima a ciò che accade trent’anni dopo.
A orientarci in questo racconto nel tempo due righelli posti sul film come due bande. Sopra vi sono i giorni dal rapimento all’omicidio, sotto gli anni della sua vita e quelli della nostra repubblica che nel ’78 subiscono la più grande frattura collettiva. Al centro del Trittico fluiscono le parole chiave del vocabolario di Moro, a volte contraddette dall’avanzare della cronaca nera e degli scivolamenti strumentali.
Il trittico viene proiettato su una struttura di legno e garza a forma di parallelepipedo che evoca le misure della stanza in cui Aldo Moro fu tenuto prigioniero 2,50 x 2 x 1,20.
La mostra è stata diretta da Alberto Melloni, curata da Fabio Nardelli, Federico Ruozzi, Francesca Morselli, sonorizzata da Fabio Iaci.
L’installazione videostorica su Aldo Moro è stata realizzata all’interno degli studi dello speciale Tg1 e sui suoi lati sono stati mostrati i filmati del trittico introdotti da testimoni ed esperti della vicenda umana e dell’epilogo tragico dello statista Aldo Moro.
I luoghi dell’installazione
– Bari, dal 25 aprile al 9 maggio 2008, Rettorato dell’Università, Palazzo Ateneo
– Bologna, dal 16 al 25 marzo 2008, Biblioteca Sala Borsa
– Milano, dall’8 al 18 maggio 2008, Museo di Storia Contemporanea
– Modena, dal 9 al 24 maggio 2008, ex Chiesa di San Paolo
– Reggio Emilia, dal 15 al 30 marzo 2008, Sala Giunta del Palazzo Municipale
– Roma, dal 16 marzo al 5 aprile 2008, Santa Lucia al Gonfalone
– Siena, dal 16 marzo al 13 aprile 2008, Cortile del Podestà
– Trento, dal 6 al 15 maggio 2008, Spazio archeologico sotterraneo del S.A.S.S.
– Venezia-Mestre, dal 29 marzo al 13 aprile 2008, Centro Candiani
– Cuneo, dal 17 al 21 maggio 2011, Spazio incontri Cassa di Risparmio 1855