Tempus Visitationis
L’intercomunione inaccaduta fra Roma e CostantinopoliALBERTO MELLONI
Testi, ricerche e fonti 60
Il Mulino, Bologna, 2019
pp: 388
Paper € 32.00
ISBN: 9788815280404
Nel giugno 1970 un “quartetto” di teologi incaricati dal patriarcato di Costantinopoli e dal papa completavano la stesura di un rapporto sulla possibile concelebrazione eucaristica fra Athenagoras e Paolo VI. Quella liturgia era l’atto che avrebbe trasformato la levata delle scomuniche fra Antica e Nuova Roma, sancita negli ultimi giorni del concilio Vaticano II, in una comunione piena ed effettiva. L’argomento offerto al termine di una lunga serie di contatti – che videro attivi padre Duprey, monsignor Willebrands, il metropolita Meliton e i due stessi titolari dei troni di Pietro e di Andrea – era lineare: se fra le due chiese non c’è sufficiente unità di fede, allora la condivisione del calice sarebbe un atto spericolato, ma se fra le due chiese c’è unità di fede, allora non comunicare alla stessa mensa sarebbe un peccato. Quell’atto che il vecchio patriarca Athenagoras sognava sarebbe sfumato: cautele, timori, contraccolpi ne fecero sospendere la preparazione; e alla fine, con la sua morte, tutto svanì, lasciando traccia solo in una serie di documenti della fine degli anni Sessanta, inediti nella loro interezza, poco compresi nella loro portata: emergendo dal chiuso degli archivi illuminano il momento drammatico in cui per i capi delle chiese il comando trainante dell’unità visibile è diventato il segmento di una diplomazia religiosa.
Alberto Melloni, segretario della Fondazione per le scienze religiose di Bologna e socio corrispondente dell’Accademia Nazionale dei Lincei, è professore ordinario di Storia del cristianesimo all’Università di Modena e Reggio Emilia; è editore della serie COGD nel Corpus Christianorum. Per i tipi del Mulino ha diretto «Benedetto XV. Papa Giacomo Della Chiesa nel mondo dell’“inutile strage”» (2017), «Lutero. Un cristiano e la sua eredità 1517-2017» (2017), «I Presidenti della Repubblica. Il Capo dello Stato e il Quirinale nella storia della democrazia italiana» (con S. Cassese e G. Galasso, 2018), ed è autore di «Rimozioni. Lercaro 1968» (2019).